La mia relazione
Convivevo da 5 anni (dal 2002) con quello che pensavo sarebbe diventato il padre dei miei figli.
Mi ha chiesto di sposarlo, abbiamo comprato casa insieme, abbiamo frequentato il corso pre-matrimoniale, abbiamo adottato un labrador, insomma… non era una mia illusione il progetto di una vita insieme ma il desiderio di entrambi. Anzi..paradossalmente quella meno convinta inizialmente ero proprio io..
comunque..a maggio 2007 lui mi dice di non essere felice, che non stava bene ma che io non ero la causa del suo malessere.
Mi ripeteva che quello sbagliato era lui, che io ero una persona splendida, che era solo un problema suo e che, come tale, l’avrebbe risolto e tutto sarebbe tornato come prima. Improvvisamente mi sono ritrovata sola. Facevamo tutto insieme, eravamo il punto di riferimento l’uno dell’altra, ci preoccupavamo l’uno dell’altra..ogni giorno per 5 anni..fino a quando mi sono sentita abbandonata, messa da parte senza capirne il perchè.
E a nulla valevano le mie suppliche , la mia esigenza di capire il perchè di quel cambiamento..risposte disarmanti del tipo “Non so neanche io cosa mi stia succedendo , come posso spiegarlo a te?” e rassicurazioni convinte e quasi minacciose sul fatto che non ci fosse nessun’altra donna… che forse si trattava di depressione.
1 anno di questi teatrini, 1 anno nel quale ho messo in discussione solo me stessa e mai lui…1 anno di paure e di solitudine durante il quale ho consultato colleghi psicologi e letto libri per capire come fare a stare accanto ad una persona depressa nel modo giusto, 1 anno di preoccupazioni quando spariva e temevo si fosse suicidato.
1 anno di inferno, di fine settimana da riempire per non pensare, per non rimanere da sola in quella casa che ormai si era trasformata in un santuario. 1 anno in cui ho cercato di non fargli pesare la mia sofferenza perchè lui aveva bisogno di stare tranquillo e “solo”.
1 anno di sensi di colpa per tutti gli errori che avevo commesso, per quella volta che lo avevo offeso o per quell’altra in cui non gli ero stata abbastanza vicina..
1 anno.. fino a quel 18 gennaio 2008 in cui ho preso in mano un telefonino che non usava più e che aveva lasciato a casa.
La scoperta del tradimento
Convinta che avendolo lasciato a casa non ci avrei trovato nulla di compromettente..ho aperto i messaggi ricevuti.
“Ti amo” 18/12/07
“La signoria vostra è ufficialmente invitata a..per il santo natale. sempre che lei voglia ancora prendermi in moglie.” 21/12/07
Le parole mi scorrevano davanti agli occhi ma non credevo di vederle realmente..la pressione ha iniziato a salire e tutto il mio corpo era diventato livido e tremante.
Il cuore sembrava uscirmi dal petto ma ho continuato ad aprire gli sms salvati e qui ho trovato anche alcuni messaggi scritti da lui e indirizzati a lei.
Sms grazie ai quali ho potuto ricostruire la loro storia, dal 13 aprile 2007 con il primo “Ti amo” a quelli nei quali lei diceva di essere felice di diventare sua moglie, a quelli delle loro litigate in cui lei lo minacciava che avrebbe abortito, a quelli in cui nominavano me come la palla al piede della loro felicità, a quelli in cui lui diceva a lei che l’amava veramente.
Non so dove, ma ho trovato la forza di chiamarlo, di insultarlo, di dargli la possibilità di spiegarmi tutto prima di sparire per sempre dalla mia vita.. sapete come ha reagito lui sul momento? Negando, dicendomi che avrei potuto chiamare lei e chiederglielo..altre bugie.
Ma il bello deve ancora arrivare perchè dopo averlo insultato per telefono ho deciso di collegare il telefono al computer per scaricare tutti gli sms e mi sono accorta che nel telefono c’era dell’altro.
Quando ho cliccato play non potevo credere a quello che vedevo sullo schermo: il nostro letto, il nostro armadio sullo sfondo e due tette ballonzolanti che appartenevano ad un corpo che non era il mio e che si agitava a smorza-candela su di lui..
altro play: un’inquadratura da dietro
altro play: un pompino
altro play: dettagli ravvicinati della penetrazione.
La mia mente in quel momento ha fatto un giro fuori dal mio corpo e mi ha permesso di sorridere pensando che una cosa così nella mia vita non me la sarei proprio mai aspettata.
Ecco: questo è stato il modo in cui ho scoperto che l’uomo del quale mi fidavo mi ha tradita, cornificata, umiliata in casa nostra, in quel santuario nel quale mi ha fatto continuare a vivere ignara di tutto, dormendo in quello stesso letto nel quale aveva scopato con la sua amante…
1 anno di dolore prima di scoprire questo schifo , 5 anni della mia vita prima di conoscere realmente la persona che avevo accanto.
La mia reazione
La sera in cui ho scoperto le prove del tradimento del deficiente, dopo aver rischiato un infarto per quello che avevo visto, ho spento il cellulare sul quale lui continuava ad inviarmi sms disperati nei quali chiedeva di lasciargli spiegare e che l’altra gli aveva “fottuto il cervello”(..povera vittima!).
Ho cercato di chiudere gli occhi e di rimandare tutto al giorno dopo ma il tentativo è fallito miseramente.
Non potevo dormire neanche solo un’altra notte in quel letto nel quale lui aveva portato quella bagascia ansimante.
Ho svegliato la mia migliore amica nel cuore della notte e le ho chiesto rifugio anche perchè tremavo all’idea di vederlo tornare a casa (ovviamente era a Milano per un “appuntamento di lavoro”). Da quel momento per me lui si è trasformato in un mostro ed ero terrorizzata all’idea di trovarmelo davanti. Ma non c’era da temere nulla: lui non è tornato nè quella notte nè per altri 3 lunghi giorni. Non mi ha lasciato neanche la soddisfazione di sputargli in faccia.
Il giorno dopo sono tornata a casa per portare via le mie cose e per lasciargli un cd con tutti i loro sms e i loro video ricordo accompagnato da una lettera in cui gli spiegavo che non volevo più aver niente a che fare con lui.
Provate ad immaginare quale è stata la sua reazione?
Il giorno in cui si è degnato di tornare a casa e ha visto che me ne ero andata è letteralmente impazzito e ha iniziato a tempestarmi di sms in cui mi accusava di essere una donna di merda perchè me ne ero andata pur avendo delle responsabilità in quanto (testuali parole) abbiamo una casa e un cane insieme!!!!!
Vi rendete conto? In quel momento ai suoi occhi malati ero io ad aver preso la decisione di andarmene e di rovinare tutto, non lui ad avermi cacciata in quello schifo!
Ero decisa a non vederlo più per non dargli la soddisfazione di scaricarsi la coscienza con inutili giustificazioni…ma dopo giorni di ingiurie, accuse e minacce una sera, dopo l’ennesimo sms in cui mi offendeva, non ce l’ho fatta più, ho girato la macchina, ho corso come una matta rischiando la vita per fiondarmi di nuovo in quella casa, in quella camera, dove ho iniziato a prenderlo a schiaffi e pugni con una furia della quale non mi ritenevo capace mentre gli urlavo in faccia che se ero lì era solo per dirgli che non doveva più permettersi di offendermi e di pronunciare ancora il mio nome.
La sua reazione
Lui, come da copione, ha iniziato a piangere chiedendomi perdono per quello che mi aveva fatto e io sono rimasta anche ad ascoltarlo mentre mi diceva che con lei era finita, che aveva provato a lasciarla tante volte ma che LEI era una mezza matta e che periodicamente lo ricattava con delle false gravidanze.
Quando me ne sono andata qualcosa mi diceva che stava continuando a prendermi per il …. tanto che il giorno dopo sono entrata in casa senza che lui mi sentisse e mi sono appostata fuori dal bagno dove lui stava parlando al cell..
l’ho sentito ridere di me, delle botte che gli avevo dato la sera prima e l’ho sentito mentre la chiamava “amore mio”.
Quando è uscito dal bagno e mi ha vista lì per poco non moriva d’infarto e sapete cosa ha fatto? Ha continuato a negare spudoratamente dicendomi che stava parlando con un collega e che gli stava raccontando di una rissa che c’era stata qualche giorno prima in uno dei loro negozi: una rapidità nel formulare scuse assurde e bugie da guiness dei primati.
Tanto sicuro delle stronzate che stava farfugliando che mi ha dato il cell in mano invitandomi a chiamare il suo collega che mi avrebbe confermato tutto!! QUANDO FANNO COSI’ NON ABBIATE PAURA E CHIAMATE QUEL NUMERO perchè lui spera che voi non lo facciate e, in quel modo, la darete vinta un’altra volta a lui. Io ho perso un’occasione per sbugiardarlo in diretta, non fate come me. Quel giorno, quando sono uscita da quella porta , lui mi ha accompagnata e, proprio come succede nei film, dalla soglia della porta lui mi ha chiamata, io mi sono girata convinta di vederlo affranto e supplicante e, invece, guardandomi con aria di sufficienza mi ha chiesto: “…e il mio cellulare?….” . Al che l’ho mandato a fare in c…. urlandogli che quel cell mi ha salvato la vita e che sarebbe rimasto sempre con me.
Il seguito è un succedersi di sali scendi di umore…un giorno mi scrive sms di offesa, la notte dopo mi implora di andare a salvarlo da un attacco di panico.
Un giorno si dimostra affranto per quello che mi aveva fatto, un altro mi accusava di esserne la causa.
Gli aspetti pratici
Per quanto riguarda gli aspetti pratici è andata ancora peggio:
dopo essere rimasta ospite dalla mia amica per 1 mese ho preso in affitto un appartamentino e sono riuscita con molta fatica a trovare una famiglia adottiva per il nostro povero cane perchè la proprietaria non voleva animali in casa.
Ovviamente il deficiente ha cercato di farmi sentire in colpa per quella scelta perchè lui non lo avrebbe mai dato via!!!! Peccato però che non si sia degnato di proporre altre soluzioni se non quella del mio ritorno a casa.
E la casa? Un giorno l’ho avvisato che sarei andata a prendere dei libri che mi servivano e lui, dopo essere andato a mettere in salvo la sua puttanella chissà dove, è arrivato spocchioso e arrogante intimandomi di ridargli le chiavi chiudendomi la porta in faccia con il chiavistello per non farmi entrare….non ci ho visto più! Ho chiamato subito i carabinieri che sono arrivati immediatamente e allora lui è tornato ad essere un agnellino. Ma vi rendete conto??Mi ha trattata come se fossi io la responsabile di tutto e ha continuato a mettermi sulla bocca di tutto il vicinato che assisteva alla scena.
Pensate un’pò…è da 6 anni che gli chiedo di togliermi dall’intestazione di quella maledetta casa e di liquidarmi ma non ha ancora fatto nulla.
L'altra...
Per quello che riguarda lei…il giorno dopo aver scoperto tutto ho chiamato la mamma del deficiente per salutarla e ringraziarla del suo affetto ma, quando ho capito che la t…a era già entrata ufficialmente in casa loro, non ci ho visto più e le ho detto chiaramente che quella dolce ragazza che adesso stava al fianco del suo figlioletto si era infilata nel nostro letto già 1 anno prima e che, sempre il suo caro figlioletto, fino ad una settimana prima mi illudeva dicendomi che quando sarebbe passata questa sua crisi magari ci saremmo potuti sposare!! Beh, almeno questo peso me lo sono tolto…non potevo sopportare anche di sapere che quella parassita si era ingraziata i miei suoceri facendo la parte della santarellina…
….il risultato è stato questo: la mamma non ha voluto più parlare nè al deficiente nè alla sua sgualdrina e quest’ultima, quando ha saputo di essere stata sputtanata con i nuovi suoceri è andata in escandescenza e, da quello che lui stesso mi ha confidato, hanno litigato così tanto che a lei è arrivato un pugno in faccia che le ha fatto saltare un ponte ai denti…
si, incredibile ma vero, il deficiente le ha messo le mani addosso accusandola di essere la causa della sua infelicità..
..non era mai stato violento con me, mai una volta…
Da quello che mi ha raccontato lui stesso nei mesi successivi (cioè ogni volta che litigava con lei e chiamava me piangendo e chiedendomi perdono) c’erano stati altri scatti di ira per i motivi più svariati.
Sono convinta che una relazione nata nel fango non possa raccogliere fiori lungo la sua strada ma tirerà su solo altra immondizia.