Salve a tutte. E\’ la seconda volta che scrivo su un forum. Il primo è stato su quello di comunicazione e sostegno per donne m alate di cancro al seno. E certo, perchè al danno anche la beffa. In poche parole: marito esemplare, ottimo amante, padre amorevole e presente. Io, madre-lavoratrice dagli orari pazzeschi. Lui marinaio fuori per lunghi periodi. Nel 2008, dopo un summit comune con calcolo di pro e contro, parte su al nord. Dodici giorni e incontra lei. Ottobre 2010: una telefonata, lei che mi spiega che devo sapere tutto, due anni di tradimento… Era arrivato il momento dei loro saluti e, quindi, saluti alla mia bella famiglia. Durante i due anni di tradimento tanti i segnali, ma mai, dico mai, ho avuto dubbi oppure ho pensato al tradimento. Solo negli ultimi due mesi, quando ormai il matrimonio era un pallido ricordo. Insomma, lui l\’aveva mollata e lei si è subito vendicata. E fosse solo quello: scopro regali, viaggi, beauty farm, montecarlo, discoteche, pizzerie, giochini erotici, fotografie pubblicate impunemente da quella buona donna che di me sapeva tutto: nome, compleanno, messaggi inviati da me a lui. Presa in giro e messa alla pubblica gogna. Si, perchè quando l\’ho chiamato per comunicargli che l\’avrei distrutto lui ha chiamato tutti gli amici ed i parenti supplicandoli di starmi vicino e sbandierando ai quattro venti la sua eroica impresa. Ma naturalmente la ciliegina mi è stata servita dopo qualche giorno, perchè ho scoperto che lei, indebitata per un negozio di abbigliamento gestito a singhozzo, gli aveva chiesto un \”piccolo prestito\”: 12.000 euro in assegni, con tanto di liberatoria del distinto coniuge al rappresentante che doveva riempire gli scaffali. Naturalmente non abbiamo potuto recuperare nulla, perchè siamo arrivati in coda ad una serie di pignoramenti, ipoteche legali e altro; lei ha contattato i miei amici per sapere che fine avessimo fatto (cancellati da fb, numeri di cellulari cambiati perchè chiamava continuamente me e lui), pubblicate le loro fotografie. Ho dovuto combattere per difendere le mie tre bambine (12, 11 e 5 anni). Il motivo è stato che io ero troppo forte, troppo intelligente, troppo avanti a lui, troppo sicura… quella donna lui non l\’ha mai amata, ma ha apprezzato molto la vita che con lei si poteva fare: l\’adolescente con la sorella maggiore (lei era anche più grande di lui, separata, senza figli e con molta propensione al divertimento) . Quando lei ha capito che lui aveva paura ha cominciato a minacciarlo di spiattellare tutto (quante volte il telefono suonava ma non rispondeva nessuno). Non voglio ricordare i due anni del tradimento: avevo tutto il quadro così chiaro, eppure ero così cieca da non volerlo vedere. Lo amavo troppo, aveva la mia fiducia cieca. Diverse volte gli ho rinfacciato di non avere avuto la forza di sganciarsi da lei: bastava una bugia, doveva in tutto dire che la moglie era malata di cancro. Non ci aveva pensato, gli sembrava di portarmi male. Ed infatti, dopo sei mesi ho scoperto di avere un cancro al seno. A 43 anni ho dovuto fare una mastectomia. Ero l\’ombra di mè stessa: avevo perso 10 chili, avevo ripreso a fumare due pacchetti al giorno ed ero censita tra le speranze di sopravvivere ad un cancro. Eppure ho tenuto duro: Non ho perdonato perchè non riesco a dimenticare; o forse semplicemente siamo diventati una s.p.a.: mi sono fatta una manica di conti e non mi conveniva separarmi. Ma non ho avuto neanche la possibilità di vendicarmi facendolo cornuto perchè ho vergogna del mio corpo e non riesco a ripropormi ad un uomo. Ho delle brutte cicatrici al seno e la terapia mi ha arrotondato le forme. La mia vendetta è quella di tenerlo legato a me. Lui dice di amarmi tantissimo, si è annullato completamente, mi cerca ancora… non so per quanto tempo ancora potrò reggere, perchè io invece non sento di amarlo. Finita l\’illusione lui mi è apparso in tutta la sua cruenta mediocrità: narcisista, egoista, inaffidabile. Il suo tradimento è stato il delitto della nostra storia d\’amore, e tutto il nostro vissuto mi sembra materia di nostalgici, un quadro dai contorni indefiniti. Certo ho scoperto un uomo che non conoscevo, dopo 25 anni di vita insieme…
ariella
Agosto 24, 2014 at 19:04
Brutta storia Petra ,
Credo che il dolore che questi cretini ci fanno provare abbassino le nostre difese : ci ammaliamo perchè dobbiamo sopravvivere per i nostri figli e lottare anche per questi uomini .
Credo sul serio che tuo marito ti ami sai ? Probabilmente si è anche spaventato visto la virago che ha trovato, ma perdonare e dimenticare…….Quello è il vero nocciolo della questione, ci riuscirai?
Sono abbastanza sicura che dietro ai tuoi calcoli economici ci sia una briciola di quello che hai provato per tanti anni , condito dalla rabbia e dall’umiliazione che hai affrontato per salvare il tuo matrimonio . Sai io non mi illudo di tornare ad essere come prima, mio marito mi ha umiliata e delusa , sono arrivata anch’io a pensare di tradire per ripicca.; poi ho capito che avrei tradito solo me stessa, non sono e non sarò mai come quella signora che sistemava i due figli adolescenti ed il marito adorante per fare le telefonate chilometriche a mio marito: questa differenza se vuoi è la mia piccola vittoria, mi sono odiata abbastanza per cadere nell’abuso di alcolici, poi ho capito che dovevo volere bene a me stessa .
Mi sono trasformata , mi sto curando, gli sto mentendo come fanno queste simpatiche meretrici , lo adulo , lo faccio sentire importante ……. Lo tratto da cretino, perchè quello è !
Lo amo ? probabilmente si , è inquietante ma non riesco ad archiviare 28 anni di matrimonio e 35 di vita insieme .
Se veramente non ami tuo marito dovrai superare i problemi economici e farti forza, prima guarisci però , la ferita più dolorosa non è quella che hai sul seno ma il lutto per la fine dell’illusione. Lasciati amare da questo stolto , te lo meriti , non sentirti obbligata a provare per lui lo stesso amore , dirigi le tue energie su te stessa , di mastectomia si vive , le terapie anche chirurgico estetiche oggi fanno miracoli (e sono gratuite) .
Non è il momento di prendere decisioni drastiche , forse lo avrei capito se lo avessi lasciato a botta calda, ora devi pensare a te stessa, una separazione nelle tue condizioni non è semplicemente opportuna. Per recidere i rami secchi c’è tempo , prima però datti il tempo per riprenderti e per essere certa che siano veramente rami secchi .
Un pò cinica ? hai ragione , ormai non credo più al principe azzurro, ho un ranocchio che non si trasformerà mai più in quello che è stato per tanti anni : lo avevo idealizzato , ora cerco di idealizzare e realizzare me stessa , controllandolo sempre perchè chi tradisce una volta …..
Un abbraccio Ariella
petra
Agosto 25, 2014 at 17:50
Cara Ariella, ti ringrazio per le tue belle parole. E anche per la tua arguzia. “mi sono trasformata, mi sto curando”… E con il corpo poco a poco sto recuperando un minimo di serenità. Vedi Ariella, con sé stessi è dura convivere. Perché anche tu, come me, vivi nella menzogna. Diventiamo tutte bifronti come Giano: vorremmo mandare tutto al diavolo e invece sorridiamo. Li vorremmo lasciare a terra morti di botte e invece li abbracciamo. Le ragioni sono molteplici e spesso non le vogliamo riconoscere: si continua a vivere ad occhi chiusi. Ma penso che in questo caso sia una forma di difesa. Prima di lasciarmi andare scarto ogni evento e cerco la fregatura tra le pieghe della confezione. Non mi fido più di nessuno. Non mi aspetto nulla di buono, anche perché a sperare si rimane delusi. Non avevo mai pensato a non “sentirmi obbligata a provare per lui lo stesso amore”. Hai ragione. Probabilmente la pietà che si prova, sempre, per il più debole, è scattata anche in me nei suoi confronti. Ciò significa, ergo, che io sono forte. Certamente. Quando qualcuno ha chiesto alle mie figlie di noi, la maggiore, in particolare, ha risposto: ho ancora i miei genitori a casa, ed ho mia madre che ha due p…e così. Ma si, lasciatemi sdoganare il termine: intende “palle”, quegli attributi che ho dentro, come ogni donna che ha sofferto e trova la forza di rialzarsi più forte di prima. Ti abbraccio Ariella e grazie ancora.
azzurra
Agosto 26, 2014 at 14:53
Carissime..qllo k mi viene da dire e ke noi donne…nonostante la ns fragilita…abbiamo una marcia in piu..e qsto ci da la forza di andare sempre avanti..sza fermarci mai!
Forza e coraggio..il ns futuro dipende da noi!!!!!!