Leggendo le vostre esperienze, mi sono sentita una donna “anormale” e ora dubito di me stessa, della mia femminilità. Sono divorziata da 15 anni (ora ne ho 55) in seguito al tradimento di mio marito con una donna allora trentenne (io ne avevo 40). Non ricordo di avere sofferto molto, ricordo solo il percorso di adattamento alla nuova situazione durato circa 6 mesi. Lui era veramente innamorato dell’altra, quindi non mi restava altro da fare che cercarmi un avvocato. E così ho fatto. L’unica difficoltà è stata cercare il suo nuovo indirizzo (se ne era andato di casa senza lasciare un recapito) dove inviare la lettera dell’avvocato con la richiesta di separazione legale. Negli anni che sono seguiti ho continuato a non provare dolore, ma anzi, una sottile soddisfazione per la mia ritrovata libertà. Sono sempre stata una persona molto razionale dal carattere indipendente.
Vi chiederete perché sono entrata in questo sito: l’ho fatto perché da 2 anni sto con uomo ancora sposato legalmente, senza figli, che non convive più con la moglie da moltissimi anni, pur essendo ancora implicato con lei per motivi di lavoro. Lui, con molta onestà, le disse subito di essersi innamorato di me, provocando in lei una reazione opposta a quella che ebbi io quando venni lasciata dal mio ex marito. Sua moglie, in altre parole, non vuole rinunciare ad essere moglie, al punto di voler riprendere i rapporti sessuali che si erano interrotti una decina di anni fa. Lui li rifiuta ma vive una situazione davvero difficile sul posto di lavoro e nel rapporto con me. Mi ama e mi dice tutto, e io, per aiutarlo e aiutare me stessa ad aiutarlo (scusate il gioco di parole), cerco di capire il punto di vista dell’ “altra”, così diversa da me. Ho vissuto anch’io l’abbandono, ma ora mi trovo “dall’altra parte” e desidero molto capire i sentimenti delle altre donne. Ecco perché mi trovo qui. Credo che leggere le vostre storie sia importante per me: per capire i problemi del mio uomo, di sua moglie, e per capire sempre meglio me stessa. Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi e buona fortuna a tutte.
Anais
Aprile 30, 2015 at 17:16
Ciao Maria Teresa,
se quello che ci racconti è vero, tu non sei l’altra, ne l’amante. Sei la nuova compagna di quest’uomo. Lui è separato legalmente e non vive più con la moglie. L’ultimo passo è il divorzio. Perché lui non riesce a fare questo passo? Di cosa ha paura?
Un caro saluto
Anais