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Il dolore è grande, il nostro amore di più-Daniela

Ho 58 anni e ho avuto una vita sempre piena di difficoltà. Perdita di persone care, disabilità grave di mio figlio ed altro. Negli ultimi anni anche un cancro che pur essendo stato superato mi ha lasciato molta devastazione, soprattutto psicologica. Lui, è  mio marito da oltre trent’anni e negli ultimi anni, quando io dovevo affrontare i miei mali;  lui ha dovuto affrontare il fallimento della sua azienda e seguire me e suo figlio e altri problemi. Entrambi segnati da tutti questi eventi ci siamo incamminati sulla strada peggiore; abbiamo smesso di comunicare, non di parlarci, ma di comunicare. Presenti per il mutuo soccorso e assenti per il nostro amore. Un amore con la A maiuscola, portato d’esempio da chi ci stava intorno.
Ecco.  Un giorno scopro lui che va in chat, (tranquille il tradimento lo descrivo dopo) conosce alcune coetanee, si intrattiene una tantum, e solo se c’è una pura coincidenza  esce a prendere un caffé con queste, dieci minuti… e poi niente, non vedo mai nessun altro secondo appuntamento. Leggo con rabbia queste righe, e scopro che a parte qualche battuta infelice, buona parte sono proprio del tenore ‘sono sposato, ma è un momento difficile, ‘cerco solo amiche con cui parlare’ ‘non so nemmeno che ci faccio qui’. Addirittura alcune gli danno consigli di come riconquistarMi, ma lui preferisce il parlottare e starsene in in questo mondo effimero. Mi arrabbio, non sapevo di questa chat, lo prendo anche a schiaffi, lui se li prende tutti, nemmeno prova a difendersi. Mortificato. Lo guardo e gli dico l’unica cosa che mi passa per la testa in quel momento: “Ma chi cazzo sei?” Esatto, mi trovo di fronte un uomo di cui negli ultimi tempi mi erano mancate le carezze e le attenzioni, avevo con me solo la sua presenza ma era lui? I suoi valori, la sua morale che fine avevano fatto? L’uomo, che per trent’anni mi apre la portiera della macchina e mi toglie le buste della spesa di mano perché per me sono pesanti. Che fine aveva fatto in questi ultimi tempi? E poi, ovviamente subito il tarlo del sospetto… cosa hai fatto veramente?
Adesso arriva il dolore. La malattia, mi aveva tenuto lontana da lui anche fisicamente, e l’ho sessualmente rifiutato. Un rifiuto silenzioso e costante, per me dettato da problemi fisici che non avevo il coraggio di affrontare e da lui percepito come un rifiuto a lui come marito, a lui come uomo. Il nostro non comunicare, ha fatto si che questo disagio sessuale lo portasse a desiderare un contatto, e lui, che  in tutta la sua vita aveva mai pensato di farmi un torto. Ha provato  per due volte ad andare con una prostituta. Perché secondo gli uomini questo non è come tradire. Risultato: non è riuscito ad arrivare in fondo ne’ con la prima, e meno con la seconda. Anzi, la seconda volta è letteralmente fuggito dopo qualche minuto…’quando l’ho vista in faccia, dopo qualche minuto, mi si è stretto lo stomaco e mi son chiesto: che cazzo ci faccio qui? Mi son fatto schifo da solo, ed ho capito che mai ci sarei riuscito con un’altra donna’. E’ vero, dimenticare è dura, ma è dura anche per gli uomini, se ti amano davvero. Lo amo più di prima, perché per qualche chiacchiera in chat -che ha chiuso immediatamente- (alcune che hanno saputo del nostro riavvicinamento si son pure complimentate), e forse mezz’ora di pseudo sesso a pagamento. Vale la pena distruggere la nostra bellissima storia d’amore. No, anche se è estremamente doloroso. Ormai l’episodio è successo da oltre due anni, e da quando abbiamo di nuovo iniziato a comunicare tra noi, il nostro amore è più forte di prima. Io finalmente dopo molte cure sono di nuovo una donna normale e finalmente posso stare nuovamente tra le sue braccia ed è magnifico per entrambi. Lui è consapevole del dolore che mi ha causato, e quando può non mi abbandona un momento. Si è riavvicinato anche a Dio e abbiamo anche iniziato separatamente un percorso con lo psicoterapeuta. Perché la coppia non ne ha bisogno, sappiamo già che vogliamo camminare insieme per il resto della nostra vita, ma io devo imparare a dimenticare e guardare avanti. E lui… vuol capire come sia stato possibile che possa aver fatto questo a me, alla persona che più ama al mondo. Perché non si riconosce nemmeno in ‘quella persona’, e spero che il suo terapeuta lo aiuti, perché ne ha bisogno quanto me. Ognuno di noi affronta i problemi in modo diverso, e il suo disagio quello che per lui sembrava un’astinenza sessuale,  era in realtà la mancanza dei nostri abbracci, delle nostre coccole della nostra complicità. Quando ha provato a porre rimedio al male che sentiva, il rimedio è stato davvero in questo caso peggiore del male. Infatti gli ha lasciato solo delusione, senso di vuoto e di colpa. Mi bacia da mesi,  anche nel sonno e mi sussurra che mi ama, anche quando è convinto ch’io dorma. Abbiamo scelto una canzone d’amore nuova per il nostro nuovo inizio, e programmato piccole cose da fare insieme, nonostante le nostre finanze siano esigue e nostro figlio abbia costantemente bisogno di noi. Ormai da oltre sette mesi, mi guarda negli occhi, mi accarezza il viso, mi coccola come se mi avesse incontrato adesso. Non è facile dimenticare, ma vogliamo essere felici, e abbiamo deciso di tenerci per mano e andare avanti.
Ma, c’è un ma. Può succedere solo se ci si ama davvero,  accettare che possiamo essere fragili e bisogna avere il coraggio di capire se siamo corrisposti, altrimenti non ne vale la pena. Se fosse successo il contrario, conosco così bene  quest’uomo, che son certa mi avrebbe perdonato. Perché so quanto mi è stato accanto nei momenti bui della mia vita, e quanto di se mi ha dato. Se ci si ama davvero si supera tutto…ma bisogna essere in due. Sempre, a senso unico non si va da nessuna parte.
Daniela

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