Ho 47 anni, 25 dei quali passati con mio marito che di anni ne ha 52. Siamo sposati da 21 ed abbiamo un figlio di 23. Una bella casa, 4 cani, amici, lavori che ci permettono di vivere serenamente. Agli occhi di tutti la famiglia del noto mulino. Io sono per tutti gli amici una bella donna e mio marito e’ il tipico marito che le amiche ti invidiano: belloccio, posato, educato, estremamente (fin troppo) gentile e servizievole.. E qui inizia la mia storia che quasi pare un romanzo. Il 26 luglio, in una mattina di pioggia, aprendo il portone dell’ufficio e’ caduta in una pozzanghera una busta indirizzata a me, mi è subito sembrato strano trovarla li e quando l’ho aperta il cuore si è fermato, lo stomaco si è capovolto e la mente si è annebbiata. Una lettera anonima mi informava che una certa signora della quale non veniva indicato il nome ma solo il numero di telefono, da quasi un anno era l’amante di mio marito ed allegate ho trovato una serie di foto del cellulare di questa signora con i messaggi, molto espliciti che lui le aveva mandato. Ho così scoperto che tutte le mattine dopo aver fatto colazione con me e preteso il bacino davanti alla porta dell’ufficio, andava da lei o la incontrava fuori per la seconda colazione e lo shopping. Che quasi tutte le notti tornando dal lavoro si fermava a casa di questa signora fino alle 3 del mattino. Che mentre io ero in doccia o in giardino o a spasso con i cani o comunque impegnata lui, da casa, le mandava messaggi e si accordava per incontrarla. Che al lavoro continuamente mandava e riceveva messaggi. Che le scriveva di amarla. Che lei lo contraccambiava. Che lei frequentava assiduamente il locale che mio marito gestisce con la sua famiglia senza farsi scrupolo di “camuffare” la sua storia e che lui ne era contento.
L’ho affrontato e non ha negato nulla, ma sapete cosa ha fatto per prima cosa?. E’ corso a mandarle un messaggio. Mi sono infuriata perché era a me che doveva spiegazioni in quel momento. Mi ha dato cosi nome e cognome e mi ha fatto capire chi era così ho scoperto che in alcune occasioni aveva avuto la faccia tosta di mettermela di fianco.
Era da un po’ che gli chiedevo spiegazioni sui ritardi notturni, sul profumo che spesso aveva addosso, sul telefono sempre in mano e sempre basso, sulla sua aria distratta ed assente, sulla sua apatia verso tutto ciò che mi riguardava. Era un po’ che gli dicevo che lui aveva un’altra donna. E la risposta era sempre che non c’era nulla, che ero io, che io forse avevo un’altra storia, che mi vedevo o sentivo con un altro uomo.
Per i due giorni successivi che sono stati tremendi con un susseguirsi frenetico di accadimenti, era come rapito, irretito, inebetito, usava parole che lei gli metteva in bocca, come in una sorta di lavaggio del cervello. Non saprei spiegarlo meglio ma dopo 25 anni che conosci una persona sai che quello non è uno stato d’animo normale. Volevo capire cosa gli fosse successo.
Ho così cominciato a fargli domande specifiche e a prendere informazioni su questa persona che si era trasferita nella nostra città da un anno appunto iniziando a frequentare il locale di mio marito, iniziando a corteggiarlo e ad essere corteggiata, lei senza minimamente informarsi sulla mia esistenza, lui fregandosene altamente. Ho scoperto che per essere più intrigante ed affascinante e soprattutto per coinvolgerlo emotivamente, gli ha raccontato un sacco di panzane: di essere ammalata di leucemia e di fare chemioterapia (fortunatamente per la signora cosa assolutamente non vera, ma lui naturalmente, nonostante la lunga chioma di folti capelli neri, l’aspetto che sprizza salute da tutti i pori e l’appetito dimostrato nel frequentare il suo ristorante, bar per colazioni, passeggiate in campagna e focose notti di sesso, mai si è posto la domanda), di essere una ricca milanese proprietaria di villa in Brianza e titolare di molteplici società immobiliari, abituata ad un alto tenore di vita. Cose che sicuramente si rispecchiavano nel suo aspetto, ma di certo non nella sua sostanza. Ho scoperto che nulla di tutto questo era vero, la Svizzera le serve come scusa per allontanarsi ogni tanto per il suo “lavoro”, e’ una donna in salute, che vive di espedienti, priva di proprietà e società immobiliari, soprattutto priva di un onesto lavoro . L’ho comunicato a mio marito che ha iniziato a porsi alcune domande su alcuni atteggiamenti avuti dalla sua amica. A questo punto siamo entrati per me “nella fase dimmi tutto, voglio sapere anche i dettagli” e per lui “perdonami, ho fatto una cazzata era solo sesso, sei tu la donna della mia vita\”. E io ho provato a perdonarlo anche se erano passati nemmeno 20 giorni dalla scoperta. Poi altra batosta: voleva essere sincero del tutto con me ed aveva dimenticato di dirmi che lui voleva chiudere questa storia ma lei gli aveva comunicato di essere in cinta. Lui quel bambino non lo voleva perché avrebbe dovuto confessarmi tutto e perdermi. Lei oltretutto, facendo chemioterapia, non poteva certo portare avanti una gravidanza quindi lei gli aveva chiesto 40.000 franchi per andare ad abortire in Svizzera nella clinica dove faceva chemioterapia e che l’ aborto si era trasformato in una isterectomia date le sue “precarie” condizioni fisiche, lasciandola completamente sterile all’età di 40 anni. Il “coglione” si era proprio bevuto tutto anche se qualche dubbio, viste le modalità che mi ha raccontate, avrebbe dovuto venire anche a lui, ma lei “sai era davvero sincera e nonostante tutto capiva che io volevo stare con te”. Fortunatamente uno dei messaggi che mi hanno mandato e’ riferito ad un focoso incontro avuto a non più di tre giorni dall’isterectomia. Ho costretto mio marito a cercare in internet i costi di un aborto in Svizzera, cosa e’ una isterectomia ed i tempi di recupero. Forse la sua amica non era stata così sincera. Ho avuto così la certezza matematica che quella lettera me l’avesse mandata lei. Sono passata così dalla fase “provo a perdonarti” alla fase “sono incalzata nera” ma non per il fatto che abbia fatto sesso con questa, ma perché ha messo la mia vita nelle mani di una caricatura di donna, di un bluff in cui solo lui era caduto. Ha permesso che una escort, sicuramente d’alto bordo, ma sempre escort perché ho scoperto essere questa l’attività della signora, si impadronisse dei miei spazi, dei miei luoghi e dei miei tempi. Sono arrabbiata perché quando gli ho detto che era stata lei a mandarmi quella busta lui prontamente per difenderla mi aveva detto che lei non sapeva nulla di me ed ora invece che è entrato nella fase della consapevolezza, mi dice che sapeva tutto,. Sono arrabbiata perché la persona che insieme a me doveva proteggere la nostra famiglia da queste meschinità ce l’ha scaraventata dentro. Sono arrabbiata perché poteva parlarmi, dirmi cosa gli stava succedendo e non prendermi in giro per un anno perché sono tante altre le cose di cui naturalmente sono venuta a conoscenza. Sono arrabbiata perché fino ad un anno fa mi guardava negli occhi e mi diceva che mi avrebbe risposata subito. Ora dice che mi ama che potremo avere un futuro ancora più bello, una vita insieme ancora più felice. Ma si ascolta?
Sono anche arrabbiata con sua madre, sua sorella che vedevano tutto ma non mi hanno avvisata. Sono arrabbiata con mio figlio, anche se mai glielo dirò , perché avendo trovato un messaggio esplicito \”ho voglia…..” sul telefono di suo padre 6 mesi prima, non mi ha detto nulla. Mi sento tradita da tutti e davvero non so cosa fare. Lui continua a chiedermi di perdonarlo, che ha capito tutto ora, che è stato un completo idiota e piange all\’idea di perdere tutto quello che avevamo. Ora dice di odiarla, di non volerla vedere mai più e io gli credo. Io lo abbraccerei quando mi dice queste cose ma poi lo prenderei a calci. Ho tanta rabbia dentro e non so cosa fare.
ariella
Settembre 29, 2014 at 19:21
Ciao Clotilde,
cosa vuoi o puoi fare in questa situazione ? hai appurato che è un cretino, hai appurato che la signora era una professionista , tuo marito penso abbia preso una batosta nell’orgoglio capace di placare in futuro i bollenti spiriti e la voglia di dimostrare di essere giovane.
Non prendertela con tuo figlio, non ti ha tradita , ha cercato di salvare la famiglia, a 23 anni ha taciuto e sicuramente sofferto.
Lasciare un uomo dopo tanti anni non solo non è facile , non lo sarà neppure stargli accanto. Non sarà più lo stesso, non ti fiderai più, ricorderai i momenti in cui si nascondeva per parlarle , li ricorderai soprattutto quando ti dice che sei l’unica donna della sua vita ( a me lo diceva anche quando “telefonava in ufficio” dal mare per ore) .
Però mio figlio mi ha detto che un errore va perdonato . Ci sto provando anch’io , e nel mio caso la signora non è una zoccola, è sposata con figli e sua paziente.
Nessuno ci può assicurare che supereremo il dolore, l’umiliazione ,il senso di perdita e sconfitta , però vale la pena di provarci, anche solo per quel ragazzo di 23 anni che ha avuto le palle di tenersi un segreto così grosso.
Nel tuo caso , almeno , la signora non sarà più un problema!
Un abbraccio
Azzurra
Ottobre 11, 2014 at 10:42
Cara Clotilde…capisco il tuo risentimento e la tua rabbia…non è semplice!!!!
Una cosa però voglio dirti: non prendertela con tuo figlio…pensa a come lui ha potuto sentirsi leggendo quel messaggio…e a quale imbarazzo avrebbe avuto nel dirti ciò che aveva letto.
I figli non hanno colpe….in queste storie sono i genitori che dovrebbero assumersi le responsabilità…e nella tua situazione doveva essere tuo marito ad avere le “palle” di affrontare la realtà.
Nel tuo racconto dici: “Sono arrabbiata perché poteva parlarmi, dirmi cosa gli stava succedendo…” purtroppo tutte noi sappiamo che non accade mai.
Sarebbe tutto più semplice e forse anche meno doloroso…almeno ci sarebbe il rispetto dell’altro!!!!
Io ti auguro di prendere la scelta giusta…per te e tuo figlio…raccogli le tue forze…raccogli tutto il coraggio di cui avrai bisogno…e una volta presa la decisione…non voltarti più indietro!!!!
Un abbraccio…